Nel mio percorso ho incontrato tante persone con le quali abbiamo avuto modo di parlare di arti marziali. Le principali categorie di conversazione sono state:
- Belle, mi piacciono (senza particolari dettagli)
- Mi fanno paura, sono violenza
- Non servono a niente, in strada mica ti difendi così
Purtroppo, la maggior parte delle volte queste conversazioni partono da pregiudizi, sia in positivo che in negativo.
Che si parli di bellezza o di funzionalità, come ho già espresso in altri articoli, è difficile dare una singola soluzione, perchè bisognerebbe prima liberarsi dell’idea che lo scopo di un’arte marziale sia solo uno e uguale per tutti. Inoltre, non si dovrebbe parlare di paura di farsi male, poiché il concetto di violenza non è diverso da quello che si può trovare in qualsiasi attività che presenta competizione, calcio, basket, danza o scacchi (magari scriverò un articolo apposta nel prossimo futuro).
Ma la realtà è che le arti marziali, qualsiasi sia la scelta, hanno tutte un denominatore comune di cose che si possono imparare e che possono aiutarci nel vivere una vita più serena, senza dover necessariamente pensare a uno scopo specifico.
In questo articolo voglio parlare di ben 20 cose in cui le arti marziali possono aiutare.
- Allenano la disciplina: l’uso di routine che non sempre si capiscono subito, il fatto di dover misurare il proprio progresso e di avere una sorta di percorso di crescita, sono strutture estremamente forti ed efficaci per sviluppare questo importante attributo che poi si trasferisce in ogni aspetto della nostra vita.
- Visualizzare gli obiettivi: le arti marziali, di solito, hanno qualche forma di progressione, che siano le cinture o un certo tipo di competizione, che spingono il praticante a sviluppare la capacità di creare e visualizzare obiettivi tangibili e significativi. Questo aiuta a gestire la motivazione e le proprie azioni.
- Focus e concentrazione: che si alleni un combattimento o un kata, forma predefinita, le arti marziali allenano la capacità di concentrazione e di focalizzare le proprie risorse e sforzi verso un preciso scopo.
- Rispetto e umiltà: le arti marziali aiutano a conoscere se stessi sia a livello fisico che mentale, permettendoci di riconoscere più facilmente i nostri limiti e il valore degli altri. Allenarsi da soli nelle arti marziali è difficilissimo e il fatto che si lavori in gruppo, con persone di maggiore esperienza e grado, allena il rispetto per le altre persone.
- Autostima: praticando uno sport basato su abilità speciali, si costruiscono solide basi per sentirsi più capaci e convinti di ciò che ciascuno vale. Ne beneficia sicuramente sia l’autostima che l’autoefficacia.
- Gestione dello stress: allenarsi anche in situazioni di pressione, per esempio quando si fa sparring, allena il cervello a gestire situazioni di stress, moderando la risposta e permettendoci di mantenere maggiore controllo emotivo e fisico.
- Preparazione atletica: le arti marziali sono comunque uno sport intenso, dunque chi le pratica è mediamente più preparato atleticamente di chi non pratica nulla o pratica sport occasionale.
- Gestione dei conflitti: le arti marziali nascono per la guerra, quindi sono permeate di tecniche ed esercizi che, sia consapevolmente che non, allenano la persona a disinnescare certe situazioni e a mantenere maggiore controllo.
- Perseveranza e resilienza: il percorso in questi sport è lungo e pieno di fallimenti. Il continuo cammino allena la capacità di rialzarsi quando si cade e quella di proseguire verso i propri obiettivi.
- Gestione del tempo: sembrerà strano, ma allenare le mille e più caratteristiche di un’arte marziale in poche ore a settimana è difficile. Pertanto si sviluppa anche una buona capacità di ottimizzare il proprio tempo in termini di organizzazione dell’allenamento e di quello che si fa in ogni sessione.
- Adattabilità: le arti marziali sono sport detti “open skills”, cioè dove la soluzione al problema non è sempre la stessa ed è necessario adattare continuamente i propri movimenti e le proprie conoscenze a situazioni imprevedibili. Questo allena la capacità di adattamento in generale, permettendo di essere più reattivi anche nel quotidiano.
- Connessione mente-corpo: i movimenti complessi allenati costringono il cervello a ottimizzare la coordinazione, specialmente quella tra la mente e il corpo, aumentando la plasticità con cui riusciamo a essere consapevoli di come ci muoviamo e come occupiamo lo spazio.
- Comunità: le arti marziali si praticano in gruppi che spesso condividono valori e interessi. Questo aiuta a sviluppare un senso di comunità e le capacità annesse affinché esso diventi parte della nostra vita.
- Pazienza: l’allenamento delle arti marziali è un cammino lungo. Nel karate, per esempio, ci possono voler da 6 a 10 anni di un buon atleta per arrivare alla primissima cintura nera. Ci vuole molta pazienza nel provare e riprovare, specie quando si ha la percezione di non stare facendo progressi.
- Stile di vita sano: le arti marziali richiedono un buono stato di salute in relazione alle proprie capacità, spingendo dunque ad adottare stili di vita sani e consapevoli.
- Consapevolezza culturale: le arti marziali provengono dai luoghi più disparati del mondo, dal Giappone al Brasile, passando per l’Europa. La grande diversità, sia di disciplina che tra le persone che frequentano una palestra, aiuta a diventare consapevoli che non siamo tutti uguali e che esistono contesti e valori diversi dai nostri, che vanno rispettati e a volte integrati.
- Difesa personale: a prescindere da ciò che si dice, il solo fatto di sviluppare sia la componente fisica che quella di controllo emotivo, rende un praticante di arti marziali più preparato rispetto a uno che non pratica nulla. Che sia anche solo un tipo di tecniche, lotta a terra, pugni e calci o prese, o una combinazione di esse, chi pratica arti marziali ha sempre qualche piccolo vantaggio in più rispetto a chi non le pratica.
- Tecniche di respirazione: molte arti marziali richiedono una forte componente di controllo della respirazione. Gli esercizi che vengono svolti in tal senso possono aiutare anche in qualsiasi momento della giornata per riprendere energia e serenità.
- Meditazione e mindfulness: soprattutto nelle arti marziali orientali, la meditazione e la consapevolezza di se stessi sono componenti integrate dell’allenamento, tuttavia, come è noto anche in molti altri contesti, tali pratiche hanno benefici ben oltre il solo allenamento.
- Mentalità positiva: chi pratica arti marziali impara che c’è sempre qualcuno a cui insegnare qualcosa e molti da cui apprendere. Impara che il duro lavoro porta risultati tangibili e che non tutte le sofferenze restano prive di soddisfazione. La mentalità del praticante è quella di chi sa di potercela fare e di essere il primo artefice del proprio destino.
Tutte queste cose sono ampiamente trasferibili nella vita quotidiana e aiutano ben oltre quello che potrebbe sembrare lo scopo delle arti marziali, sebbene oggi si discostino ampiamente dal loro scopo originario.
Dunque, se stavi pensando di iniziare uno sport, o magari di proporne uno alla tua prole, valuta tutti questi aspetti, andando oltre le solite tre conversazioni superficiali a cui pensano la maggior parte delle persone.
Pratica sport, fa bene alla salute del corpo, della mente e del luogo dove ti trovi.